16 giugno 2020
Finanziamento per la conservazione del patrimonio del Kaplan Fund
Un importante finanziamento da parte del Kaplan Fund è stato assegnato a IIMAS, la nostra 'istituzione sorella' con cui svolgiamo il lavoro a Tell Mozan, l'antica Urkesh. Questa sovvenzione ci permetterà di continuare il lavoro iniziato con il sostegno che la Fondazione Cariplo ha dato ad AVASA, e anche di ampliare i nostri programmi in risposta alle nuove esigenze emerse in seguito ai numerosi avvenimenti che stanno avendo luogo non solo in Siria, ma in tutto il nostro mondo odierno.
Il nome del programma di finanziamento del Kaplan Fund, "Heritage Conservation" ("Conservazione del patrimonio"), incarna ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni a Tell Mozan. Il recente rapporto disponibile su avasa.it/pride offre una panoramica delle numerose attività che fanno parte della nostra proposta. Tra queste, la presentazione del sito ai visitatori e il progetto scuole, tra cui un programma musicale per i giovani. Di seguito riportiamo un paragrafo incluso nella nostra candidatura, che sottolinea la nostra crescente consapevolezza del valore ultimo del patrimonio:
"Sempre più sensibili alla presenza delle comunità locali e alla loro crescente consapevolezza di ciò che si trova nascosto sotto il terreno con cui le loro vite sono inestricabilmente intrecciate, siamo arrivati a toccare con mano cosa significa 'patrimonio'. Non una cosa da trattare impersonalmente, ma una realtà viva di cui appropriarsi. I dieci anni di guerra che ci hanno costretto ad assentarci fisicamente dal sito non hanno fatto altro che rafforzare la nostra capacità di interagire con le comunità locali: non solo abbiamo continuato ciò che avevamo iniziato, ma abbiamo anche potuto ampliare ulteriormente i nostri programmi. Durante questo lungo periodo, abbiamo mantenuto lo slancio del nostro lavoro mantenendo attivi programmi concreti. E, cosa ancora più importante, abbiamo coltivato sempre più in profondità il senso di identità sociale che si basa su quel senso di eredità condivisa. Così il sito è diventato, nell'oscurità del conflitto, un faro di luce per un numero di comunità differenti, che trovano in questo passato condiviso un motivo per riunirsi, invece di lacerarsi. Ciò può avvenire perché esse hanno imparato cosa significa essere eredi di un passato comune, per quanto lontano e remoto".
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